Economia e lavoro Lecce Puglia sette 

Immobili all'asta, la provincia di Lecce al 3° posto in Puglia nel 2023

Tutta la Regione è invece al 6° posto nella graduatoria nazionale degli immobili andati all'incanto con 5.330 unità.

Sono 88.174 le unità immobiliari oggetto di asta in Italia nel 2023 (con un controvalore di base d’asta complessivo pari a euro 12.012.634.822,45 euro e offerte minime per 9.009.476.116,84 euro) con un decremento di circa il 30% rispetto all’anno precedente, dovuto principalmente alla diminuzione delle aste nel settore delle procedure concorsuali (nel 2022 il numero di immobili in asta è stato di 113.056).

Lo rende noto il Centro studi AstaSy Analytics di NPLs RE_Solutions nel suo “Report Aste 2023”. Astasy è presente in Puglia tramite Resolve Srl.

Riguardo alla distribuzione territoriale dei lotti in vendita, a livello regionale la Lombardia si conferma al primo posto con 12.622 unità staggite, pari al 14,31% del totale, seguita da Sicilia con 11.215 (12,72%) Lazio con 8.553 (9.70%), Campania con 6.681 (7,58%) e Toscana con 5.713 (6,48%), mantenendo le posizioni invariate rispetto al 2022. La Puglia è al sesto posto con 5330 unità (6,04%). Nel 2022 la regione si collocava al settimo posto con 6959 immobili pari al 6,16%.

Sono Bari e Foggia le provincie dove si concentrano quasi il 50% delle aste in Puglia. La concentrazione maggiore di aste/ abitante è stata invece registrata nelle province di Lecce, Taranto e Bari.

“L’interruzione dei procedimenti giudiziari dovuta alle misure protettive introdotte per contenere gli effetti sfavorevoli della pandemia, ha avuto ripercussioni principalmente nel 2022, anno in cui, con la ripresa a pieno regime delle attività, si è cercato di realizzare il maggior numero di vendite per ridurre gli ingenti volumi accumulati a causa delle sospensioni. Il 2023 è stato un anno sostanzialmente di transizione, caratterizzato dal proseguo delle operazioni di smaltimento delle aste pregresse e, principalmente, dall’avvio delle prime procedure, esecutive e concorsuali, secondo le disposizioni dei nuovi codici normativi” ha dichiarato Massimiliano Morana, amministratore delegato di NPLs RE_Solutions.

Curiosità: secondo uno studio Npls RE-Solutions sui vigneti andati in asta nel 2023, il maggior numero di lotti in vendita è concentrato in Sicilia, con 48 vigneti, seguita da Puglia (34) e Toscana (27).

LECCE - Le aste in queste città offrono un'ampia gamma di proprietà, dalle abitazioni residenziali agli edifici storici, passando per terreni edificabili e immobili commerciali. Anche la provincia di Lecce ha assistito a una diminuzione dei lotti in vendita all’asta, passati da 1.386 nel 2022 a 989 nel 2023, di cui il 17% concentrato nel capoluogo. Il settore residenziale si conferma quello predominante con 546 unità all’asta, pari al 55% del mercato e, anche nella provincia leccese, seguono i terreni con 154 unità.

Nella provincia di Lecce, però, il bene in vendita al valore più alto ha caratteristiche particolari trattandosi infatti di una residenza sociosanitaria sita a Soleto, ovvero di un ospizio della superficie commerciale di 5366 mq con capacità di 114 pazienti corredato da locali accessori, inclusi arredi, attrezzature e macchinari sanitari.  Lo stesso, posto in asta il 30/11/2023 al prezzo di € 1.074.000 è stato aggiudicato a 1.075.000 euro, verso un valore di CTU (consulente tecnico d’ ufficio) pari a 1.688.000 euro.

“Nel Salento, negli ultimi anni, il mercato immobiliare ha assistito a un sensibile incremento della domanda di abitazioni solleticando l’interesse degli investitori, che spesso si sono concentrati sull’acquisizione di edifici all’asta nell’ottica di una riconversione dell’immobile a scopo abitativo. Il mondo delle aste giudiziarie è ricco di interessanti opportunità, specie in certe aree geografiche, come appunti la Puglia e il Salento. Non dimentichiamo però che, se da un lato l’acquisto all’asta è per qualcuno un ottimo affare, dall’altra parte vi è una famiglia che ha perso la casa o un’azienda purtroppo fallita. La diminuzione dei lotti all’asta è in questo senso un segnale positivo. È un peccato però vedere che oltre alle abitazioni vi sono all’asta diversi terreni, ben il 15% dei beni staggiti a Lecce e provincia, che se non aggiudicati smettono di essere produttivi ma soprattutto rischiano l’occupazione abusiva e il degrado” conclude Morana.


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