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Inpdap, i compiti dell’istituto e la fusione con Inps

La formula del prestito pluriennale Inps Inpdap è di tipo diretto e garantito

Il decreto cosiddetto ‘salva-Italia’ del dicembre 2011 (governo Monti) ha scritto la parola fine sulla storia di un istituto legato a doppio filo alle vicende moderne del nostro Paese, ovvero l’Inpdap (acronimo di Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica). Dal 2012 infatti, con la sua soppressione, le relative funzioni sono state trasferite in toto all’Inps. Si è trattato di una scelta dettata dalla volontà di avviare un intenso procedimento di riorganizzazione della macchina previdenziale italiana: una razionalizzazione intesa con lo scopo di ridurre la spesa pubblica. L’Inpdap è stato un ente pubblico di tipo non economico, il cui compito era occuparsi non soltanto di previdenza ma anche di una serie di altri servizi dedicati ai dipendenti pubblici. Oltre a coordinare contributi e pensioni degli statali, erogava ai dipendenti e pensionati del settore pubblico determinati servizi creditizi e sociali.

Il funzionamento di un sistema capillare

Stiamo parlando di attività e operazioni che erano espressamente sostenute e finanziate attraverso il Fondo credito: questo veniva continuamente alimentato grazie ai contributi dei singoli aderenti. C’era insomma la possibilità per dipendenti e pensionati di pubbliche amministrazioni di chiedere e ottenere prestiti e mutui agevolati, oppure di fare richiesta per borse di studio da offrire ai figli oppure partecipare a vacanze studio sul suolo nazionale o in Paesi esteri. Con il già citato decreto salva-Italia, però, dal gennaio del 2012 l’Inpdap ha cessato di esistere: quando lo si nomina oggi, si intende riferirsi alla cosiddetta Gestione ex Inpdap dell’Inps (viene indicata anche con la terminologia Inps Gestione dipendenti pubblici. E’ avvenuto dunque un passaggio e un subentro di Inps in qualsiasi rapporto attivo (ma anche passivo) legato a Inpdap. Semplicemente, quei servizi che erano prima erogati da Inpdap sono oggi erogati da Inps Gestione dipendenti pubblici. Come ad esempio avviene per il prestito pluriennale Inpdap: quest’ultimo consente a un lavoratore dipendente oppure a un pensionato di ottenere la disponibilità di una cifra (l’importo è variabile) per affrontare delle spese improvvise.

Come funziona il prestito pluriennale Inpdap

La formula del prestito pluriennale Inps Inpdap è di tipo diretto e garantito: il soggetto richiedente può infatti recarsi in banca o presso una finanziaria che abbia stipulato una convenzione con Inps. Si tratta di un’eventualità per la quale sono sufficienti come garanzie per il rimborso del prestito la cessione del quinto del proprio stipendio e il rilascio del TFR. Quando parliamo di prestiti pluriennali è importante fare mente locale su una serie di aspetti: è bene precisare che stiamo parlando di soluzioni con un tasso fisso, il cui rimborso avviene con rate costanti. Queste ultime vengono direttamente trattenute dalla propria busta paga, per essere versate dal datore di lavoro (oppure, nel caso in cui ci si riferisse a pensionati) dall’Inps Inpdap. Infine sarà utile parlare anche della possibilità che viene offerta ai dipendenti di ottenere un prestito pluriennale garantito, con un medio/lungo termine (il cui piano di ammortamento si componga di rate che vanno dai 60 ai 120 mesi). Il riferimento è, in particolare, a due tipi di prestito: quello quinquennale e quello decennale.

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