Cronaca Maglie Ruffano Sanarica 

Appalti truccati, tre sindaci arrestati

Operazione della Guradia di Finanza. In manette i primi cittadini di Maglie, Sanarica e Ruffano.

Tre sindaci salentini sono stati arrestati all’alba di oggi durante un’operazione della Guardia di Finanza con l’accusa di aver truccato appalti pubblici e per reati contro la pubblica amministrazione.

Si tratta dei primi cittadini di Maglie, Ernesto Toma, di Ruffano, Antonio Rocco Cavallo, e di Sanarica, Salvatore Sales. Cavallo è stato ristretto presso il carcere di Lecce, mentre i primi due sono stati confinati ai domiciliari.

Sono 16 in totale i provvedimenti restrittivi eseguiti dai militari del nucleo Pef della Guardia di Finanza di Lecce, che hanno dato esecuzione ad un provvedimento di applicazione di misure cautelari personali nei confronti di 10 soggetti, dei quali 3 agli arresti in carcere e 7 agli arresti domiciliari, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Lecce, su richiesta della locale Procura della Repubblica. Sono state inoltre emesse misure interdittive del divieto di contrattare con Pubblica Amministrazione nei confronti di ulteriori 6 indagati.

Tra coloro che sono finiti in carcere anche Maurizio Montagna, responsabile unico del procedimento di diversi appalti e l'imprenditore vivaistico Marco Castrignanò.

Secondo le indagini dei finanzieri sarebbero responsabili di un giro di corruzione che prevedeva l’accudimento di appalti in cambio di favori reciproci, tra cui anche il sostegno elettorale. Le accuse nei loro confronti sono di corruzione, falso, turbata libertà degli incanti, frode in pubbliche forniture e subappalto illecito.

Gli stessi indagati ed altri amministratori pubblici, imprenditori e professionisti rispondono di corruzione, turbata libertà degli incanti, frode in pubbliche forniture, truffa, emissione di fatture per operazioni inesistenti, falso in atti pubblici, in graduatorie e documenti di gara nonché “subappalto illecito”.

L’indagine, nata quale spin-off di una precedente attività investigativa delle fiamme gialle leccesi, coordinata sempre della Procura della Repubblica di Lecce, ha portato a disvelare, in alcune località del sud Salento e, precisamente, nei Comuni di Maglie, Sanarica e Ruffano, la presenza di forti anomalie nella gestione dell’assegnazione degli appalti pubblici, delle varianti in corso d’opera, di cui alcuni anche oggetto di finanziamento pubblici nazionali, regionali o del “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” (c.d. P.N.R.R.), con conseguente contestazione da parte dell’Ufficio inquirente del reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

La figura più ricorrente, come accennato, si è rivelato essere un imprenditore della zona di Maglie, risultato essere il “controllore” de facto di svariate imprese, tutte legalmente riconducibili a familiari, dipendenti, o comunque a suoi prestanome, che, grazie alla complicità dei pubblici funzionari locali, ha potuto decidere in anticipo a quali gare pubbliche partecipare e, soprattutto, quali vincere, sviluppando un sistematico rapporto di presunta natura corruttiva con importanti figure istituzionali in seno a vari Comuni, tra cui Sindaci, Assessori, Consiglieri Comunali, RR.UU.PP. e Dirigenti degli Uffici Tecnici.

L’imprenditore, quale contropartita, per il tramite delle proprie imprese e dipendenti, garantiva direttamente o indirettamente utilità di vario genere ai propri “interlocutori” istituzionali (lavori edili, ristrutturazioni, addobbi floreali, lavori di giardinaggio, sostegno elettorale in occasione delle elezioni amministrative). In almeno due occasioni - nel mese di aprile 2022 - anche dazioni di denaro contante.


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