Cronaca Politica Salice Salentino 

Salice, nessuna donna disposta a fare assessore

L’opposizione guidata da Gravili attacca il Sindaco: un inizio nel solco dell’illegalità e dell’offesa all’intelligenza dei cittadini. Pronto ricorso al TAR.

Primo Consiglio Comunale rovente a Salice, dove la maggioranza prova a negare il diritto alla parola del Consigliere Comunale Cosimo Gravili, che insieme a Francesca Scalinci compone il gruppo Salice 2030 nell’assise, spegnendo per ben due volte il microfono.

A infastidire prima il Sindaco e poi la Presidente del Consiglio, l’intervento del Consigliere Gravili sul Decreto di nomina della Giunta Comunale, che secondo il gruppo Salice 2030 risulta essere apertamente in violazione della art.1 comma 137 della Legge n. 56/2014 e dell’art.48 dello Statuto Comunale, che prevedono che “nelle giunte dei comuni con popolazione superiore ai 3.000 abitanti, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40%, con arrotondamento aritmetico”.

“Ad oggi – afferma Gravili - la Giunta risulta composta da 4 uomini e 1 donna, mentre la Legge richiede la presenza di almeno due donne. Il Sindaco afferma di non aver trovato nessuna donna disponibile a ricoprire la carica Assessorile ma questa giustificazione, oltre che offensiva dell’intelligenza dei cittadini vista la presenza di numerose donne capaci nel territorio salicese, risulta anche contraddittoria, vista la disponibilità di una consigliera di Maggioranza a ricevere le importanti deleghe alla Pubblica Istruzione, Politiche Universitarie, Diritto allo Studio”.

Le giustificazioni, insomma, non appaiono credibili per i consiglieri Gravili e Scalinci. “Piuttosto – continua il consigliere Gravili - pare che gli sforzi del nuovo Sindaco in questi primi giorni di mandato siano stati indirizzati a trovare un escamotage per far prendere il posto della seconda donna, all’ex Sindaco Tonino Rosato, che è stato nominato Vice Sindaco con delega, tra le altre, all’Ambiente, Lavori Pubblici e Edilizia. Una nomina, quest’ultima, che evidenzia gravi inopportunità politiche poiché, in primo piano, viene nominato Vice Sindaco un soggetto che non è stato votato dai cittadini e, inoltre gli vengono assegnate le deleghe ai Lavori Pubblici e Edilizia nonostante la coniuge risulta sotto indagine per l’edificazione abusiva nelle campagne di Salice di una villa che da oltre un anno è sotto sequestro da parte della Procura”.

“Abbiamo scritto al Prefetto per un intervento immediato e anche alle consigliere per le pari opportunità della Provincia di Lecce e della Regione Puglia. In caso di mancata azione da parte di queste Autorità, abbiamo già pronto il ricorso al TAR Puglia per ripristinare la legalità nella composizione della giunta. Riteniamo inaccettabile questo modo di agire prevaricatore, prepotente e privo di attenzione al rispetto dei principi costituzionali di pari opportunità.” Cosi Francesca Scalinci, consigliera del gruppo Salice 2030.





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