Salute Sette Lecce 

I filler non sono tutti uguali: ci vuole il medico giusto per non ''sfregiarsi''

I consigli del dottor Marco Galati: «Inutile gonfiarsi in maniera antiestetica: ci vuole competenza in questo campo. Un bravo medico sa cosa fare e quando è necessario passare alla chirurgia plastica».

Oggi, grazie ai consigli del dottor Marco Galati, uno dei chirurghi plastici più esperti e gettonati in Italia, cerchiamo di fare chiarezza sulla medicina estetica e sulla chirurgia utilizzata contro l’invecchiamento. Una platea sempre più numerosa di pazienti sceglie di “frenare i segni del tempo” sul proprio corpo, cancellare le rughe, plasmare il proprio fisico per sentirsi più in forma, affiancando la pratica sportiva e quella della buona alimentazione. È un modo per restare “giovani” più a lungo, continuare a restare piacenti e per non perdere fascino anche dopo i 50 anni. La vita si è allungata e la chirurgia plastica consente di prolungare i tempi senza rughe sul viso, senza grasso superfluo o pelle cadente e senza la pesantezza di alcuni segni del tempo. Ma le soluzioni “low cost” in questo campo sono un pericolo: se si vuol fare il “grande passo”, bisogna rivolgersi a chi sa gestire le complicanze, a chi ha esperienza e qualifiche giuste. Bisogna avere delle garanzie solide, perché con la chirurgia plastica non si scherza! Ci vogliono anche prodotti e tecnologie all’avanguardia. Professionalità, innovazione e tecnologie moderne sono il mix giusto.

Il dottor Marco Galati, specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed estetica, ha conseguito la prima specializzazione all’Università degli studi di Parma. È uno dei più preparati medici in questo campo. Ha conseguito una seconda specializzazione in chirurgia plastica ed estetica nella famosa scuola del professor Guerrerosantos in America Latina. Ha lavorato per lo IEO ( Istituto Europeo Oncologico di Milano fondato dal Professor Veronesi) con il quale ancora collabora offrendo continuità assistenziale sul territorio della Puglia. Attualmente chirurgo plastico libero professionista con sede a Lecce, Milano e Parma.


Dottor Galati, il filler all’acido ialuronico, denominato dai profani come “punturina”, possiamo definirlo un intervento di chirurgia estetica da non prendere sotto gamba? Quali sono i rischi, se ci si rivolge a medici non specializzati? Come riconoscere il medico affidabile?
«Il filler di acido Ialuronico è una pratica di medicina estetica ormai molto diffusa nella nostra società, tanto che le persone di tutte le età ne fanno uso. Parliamo di ragazze appena maggiorenni che prediligono il filler labbra, parliamo di donne di mezza età che desiderano migliorare zigomi e occhiaie e solchi naso labiali (la regione periorbitaria è la prima ad invecchiare), parliamo di donne “mature” che cercano di mascherare o prevenire i segni del tempo con trattamenti di medicina estetica “full face”. Ormai si è vinto il pudore, la vergogna di rivolgersi al medico estetico, al chirurgo plastico per migliorare l’aspetto, per sentirsi bene con il proprio corpo. Grazie ai guadagni in crescita legati alla medicina e alla chirurgia estetica, molti professionisti si avvicinano a questa professione, molti adeguatamente preparati, ma molti senza avere una giusta formazione. Si vedono in giro allora dei risultati esagerati, non naturali, poco eleganti. Capitano a volte delle complicanze gravi legate alla poca esperienza dell’operatore che possono portare a degli esiti permanenti, come necrosi cutanee, cicatrici antiestetiche, fino anche alla cecità. Prima di rivolgersi ad un professionista occorre valutare la preparazione dell’operatore, il suo curriculum, la sua formazione, il suo modo di lavorare, le recinzioni, le esperienza di altri pazienti, i suoi risultati che rispecchino i propri gusti e i canoni di bellezza ed eleganza. Occorre evitare assolutamente di rivolgersi a personale non medico (estetiste e figure di ogni genere) che opera il più delle volte in locali non attrezzati e non adeguati».

Le “punturine” hanno sempre il risultato sperato di una pelle fresca e senza rughe e di labbra rigogliose? Il “mantenimento” impone almeno una seduta al mese o anche di più?
«La medicina estetica aiuta molto a attenuare e a prevenire i segni del tempo, i processi di invecchiamento. E non si parla solo di “punturine”, ma di medicina estetica a 360 gradi. Skin care, filler di acido Ialuronico, tossina botulinica, trattamenti con apparati medicali. Si parla di prendersi cura di se stessi con piani di trattamento; ormai parlare di singola punturina è obsoleto. Ci sono acidi Ialuronici che hanno una durata limitata (5-6 mesi) e altri che durano fino a un anno e più; questo dipende dalla densità del prodotto e dalla regione anatomica dove viene iniettato. Il risultato deriva da un lavoro costante che si fa nel prendersi cura del proprio corpo che comprende anche una corretta alimentazione, esercizio fisico e un giusto stile di vita. Chiaramente questi trattamenti sono ciclici, vanno ripetuti, con sequenze che dipendono dal caso particolare».

Quando il filler non basta più ed è necessario l’intervento chirurgico?
«Con il passare del tempo, i segni dell’invecchiamento diventano più marcati e di conseguenza l’unica soluzione che dà un risultato tangibile e naturale è la chirurgia. Gli interventi chirurgici possono essere  eseguiti solo da chirurghi specialisti in chirurgia plastica ed estetica oppure da chirurghi estetici con una alta formazione alle spalle. L’errore che molte volte si compie è voler risolvere alcuni segni del tempo avanzati con la sola medicina estetica, con i “filler”, gonfiando, anche eccessivamente. Allora si ottengono dei risultati innaturali, esagerati che non rispecchiano i canoni di eleganza e naturalezza».

I filler sono tutti uguali sul piano dei prodotti utilizzati?
«I filler di acido Ialuronico sono ormai tantissimi, alcuni affidabili altri  un poco meno. Ci sono delle aziende storiche che investano molto nella ricerca e vendono dei prodotti sicuri, performanti, altre aziende meno. L’importante che siano dei prodotti assolutamente riassorbibili, che non portino a dei risultati permanenti come in passato quando si usava il silicone liquido che ha creato dei veri e proprio disastri, rovinando la vita di molti pazienti».

Ecchimosi e lividi sono evitabili per chi ha la pelle più delicata?
«Durante i trattamenti di medicina estetica potrebbero comparire  lividi, ecchimosi che sono assolutamente normali; questo dipende da una predisposizione del paziente a sanguinare, dalla fragilità dei suoi vasi sanguigni, dal fumo e da altri fattori predisponenti. Agendo con  accortezza e delicatezza durante i trattamenti si possono prevenire, per quanto possibile, le minime complicanze vascolari che comunque possono succedere e che sono momentanee».

È vero che una volta cominciato questo tipo di trattamento non si può più tornare indietro perché la pelle potrebbe risentirne e apparire più invecchiata?
«Quando si inizia un percorso di medicina estetica non è obbligatorio continuare. Si ritorna allo stato iniziale una volta riassorbito il prodotto. È importante prendersi cura del proprio corpo e con questi trattamenti di medicina estetica ( skin care, filler di acido Ialuronico, tossina botulinica, apparati medicali), si possono raggiungere dei risultati migliorativi e soprattutto, in mani esperte, naturali ed eleganti. Il paziente si sente meglio con il suo corpo, acquisisce autostima e questa nuova positività la trasmette anche agli altri».

Gaetano Gorgoni


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