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Capsulite adesiva, ovvero “spalla congelata”: le cause e le cure

Questa malattia colpisce prevalentemente la popolazione femminile tra i 30 e i 50 anni e le cause possono essere tantissime: necessario approfondire.

La capsulite adesiva comunemente nota come “spalla congelata”, è una condizione patologica della spalla caratterizzata da un dolore intenso che limita significativamente la mobilità del braccio. Questo impedisce alla persona di sollevare il braccio oltre la testa, ad esempio per pettinarsi o per raggiungere un oggetto su uno scaffale, limitando l’esecuzione di gesti quotidiani.

Questa malattia colpisce prevalentemente la popolazione femminile tra i 30 e i 50 anni. 

Approfondiamo l’argomento con il dottor Andrea Lasai, medico ortopedico e chirurgo, specializzato nelle patologie della spalla, presso Humanitas San Pio X.

Dottore, quali sono le cause della spalla congelata?
“Le cause della capsulite adesiva non sono ancora completamente comprese, ma si ritiene che esistano diversi fattori di rischio, tra cui: malattie metaboliche, come il diabete, dislipidemie, patologie del surrene, patologie neurologiche, fattori ormonali ed endocrini, comprese le disfunzioni della tiroide e delle paratiroidi; traumi a bassa energia, come uno strattone improvviso mentre si conduce un cane al guinzaglio; traumi ad alta energia, che possono derivare da fratture del trochite o del collo omerale, lussazioni della spalla, interventi chirurgici per tendinite calcifica, lesioni della cuffia dei rotatori o operazioni legate a tumori al seno e impianti di pacemaker”.

Cosa fare in caso di dolore alla spalla?
“In caso di dolore al movimento, il consiglio è quello di consultare un ortopedico specializzato in patologie della spalla prima che questa si blocchi completamente “congelandosi”. Lo specialista procederà a valutare l’entità della limitazione del movimento, e, se necessario, indicherà l’esecuzione di un’ecografia. L’esame permette di escludere la presenza di patologie della cuffia dei rotatori, identificare eventuali piccole fratture e controllare immediatamente la presenza di sinovite articolare o di infiammazione. Se non trattata prontamente, quest’ultima può evolvere in fibrosi retraente: un’infiammazione non curata provoca un’eccessiva produzione di fibroblasti e miofibroblasti, che generano bande fibrose, irrigidendo la spalla e bloccandola”.

Come si cura la spalla congelata?

“In alcuni casi, la capsulite adesiva può risolversi spontaneamente, mentre in altri è necessario adottare una terapia conservativa. Questa può includere l’uso di cortisone per ridurre l’infiammazione e un ciclo di infiltrazioni ecoguidate direttamente nell’articolazione. Il dolore tende così in genere a diminuire entro 2-3 giorni. Poi è fondamentale avviare la fisioterapia secondo i tempi indicati dall’ortopedico, per ripristinare la mobilità dell’articolazione e prevenire un nuovo blocco della spalla. Se la diagnosi arriva in fase avanzata, potrebbe essere necessario procedere con un intervento chirurgico in artroscopia”.


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