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Blefarite, l’infiammazione che crea problemi all’occhio, causata anche dai videoterminali

La blefarite, definita rozzamente “malattia delle palpebre” non è altro che un’infiammazione dovuta all’intasamento delle ghiandole che producono le parte grassa delle lacrime. Oggi ne abbiamo parlato con l’oculista dell’Asl di Lecce, professor Ezio Leucci

Molti disturbi agli occhi vengono sottovalutati, ignorati, oppure confusi con altre patologie, anche se curarli sarebbe semplicissimo. La blefarite, definita rozzamente “malattia delle palpebre” non è altro che un’infiammazione dovuta all’intasamento delle ghiandole che producono le parte grassa delle lacrime. Impacchi, lavaggi, colliri e, in alcuni casi, gli antibiotici risolvono il problema. Oggi ne abbiamo parlato con  l’oculista dell’Asl di Lecce, professor Ezio Leucci. 

L’infiammazione del bordo libero delle palpebre spesso viene confusa con una semplice congiuntivite: quasi sempre viene trascurata o ignorata. Naturalmente le infiammazioni gravi si presentano con dei sintomi che rendono più facile la diagnosi, ma alcune forme croniche non sono così facilmente individuabili. La blefarite fondamentalmente è dovuta a una specie di ingorgo delle ghiandole di Meibomio che si trovano sui bordi palpebrali. Questo problema può essere associato ad alcune malattie dermatologiche. Quando ci sono questi tipi di arrossamenti, pruriti, sensazione di corpi estranei nell’occhio, irritazioni e “fastidì” è bene rivolgersi subito all’oculista.

INTERVISTA ALL’OCULISTA EZIO LEUCCI 

Professore, spesso sottovalutiamo o ignoriamo la blefarite: quali sono i segnali che rivelano questo problema?

“La blefarite è un’infiammazione delle palpebre che può essere di qualsiasi natura. Non c’è solo quella allergica, ma può dipendere da traumi, malattie e altro. Ci sono svariate cause, la blefarite indica l’infiammazione delle palpebre:  spesso si associa a congiuntivite e diventa blefarocongiuntivite (anche questa può avere diverse cause). I sintomi più noti sono l’arrossamento e il bruciore a cui si può associare il prurito. Quando diventa una forma cronaca cronica si possono anche perdere le ciglia. Può essere scatenata da una patologia violenta e infettiva, può riguardare anche solo il bordo delle palpebre”. 

Quindi, diciamo, per spiegarlo ai profani che il problema si manifesta attraverso l’irritazione delle palpebre, vero?

“Certo, molto spesso gli occhi sono interessati da una contemporanea congiuntivite”.  

L’oculista come fa la diagnosi? 

“Lo specialista deve individuare innanzitutto le cause di questo problema, attraverso un’attenta anamnesi. Spesso il problema si manifesta a causa dell’esposizione ad ambienti di lavoro molto asciutti, secchi, con molta polvere. Questa infiammazione può manifestarsi anche perché si sta troppo davanti al computer, oppure per esposizioni lunghe davanti ai videoterminali. Ci sono tante cause che scatenano questa problematica. Le terapie non sono tutte uguali e nemmeno le cause…“. 

Quindi anche il computer può provocare questo tipo di problema? 

“Certo un’eccessiva esposizione ai videoterminali e al computer può scatenare questa infiammazione. Bisogna arrivare a scoprire l’agente eziopatogenetico, cioè ciò che provoca il problema dell’arrossamento e dell’infiammazione. Una volta individuata la causa si agisce con dei colliri, in alcuni casi più potenti, a base di cortisone, oppure più leggeri, se si scopre che si tratta di una forma allergica”. 

Gaetano Gorgoni


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