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Verruche, condilomi e nei: quando, come e perché cancellare con il laser fastidiosi inestetismi

Il dottor Massimo Malerba spiega come, quando e perché intervenire.

Nei, verruche e condilomi sono inestetismi che possono essere cancellati dalla nostra pelle in pochi secondi, senza grandi fastidi e nell’ambulatorio di un dermatologo: la tecnologia laser ha fatto passi da gigante e ogni giorno avanza sempre di più. Oggi vi spieghiamo come, quando e perché intervenire nell’intervista realizzata con uno specialista che ha una lunga esperienza in questo campo, il dottor Massimo Malerba (che opera dal 1992 nel settore della tecnologia laser applicata alla chirurgia dermatologica).

Dottore, la dermatologia si è evoluta tantissimo negli ultimi anni: sono lontani i tempi in cui si cancellavano le verruche e i nei con l’azoto liquido. Il laser è la tecnologia più all’avanguardia in questo momento? Quali sono i macchinari più precisi ed efficaci?
''Senza ombra di dubbio il laser, tecnologia oramai presente in campo medico da circa 40 anni, rappresenta l'evoluzione più sofisticata in ambito dermatologico e non solo. Il laser maggiormente utilizzato in campo dermatologico è il cosiddetto laser ad anidride carbonica, conosciuto anche come bisturi ottico, che è in grado di trasformare l'energia luminosa in energia termica con vaporizzazione istantanea dell'acqua contenuta nelle cellule che praticamente esplodono. Naturalmente tale tecnologia ha soppiantato altre metodiche oramai obsolete quali, appunto, l'azoto liquido, agente fisico che utilizza la bassissima temperatura (-180 gradi Celsius) per creare, di fatto, un ustione da freddo. Naturalmente questo congelamento dei tessuti crea un danno termico poco selettivo e non preciso. Diverso discorso merita il laser che invece ha una maggiore precisione e selettività andando ad abladere solo il tessuto che si vuole asportare con minimo danno termico delle strutture vicine''.

Tutti i nei possono essere eliminati, oppure ce ne sono alcuni che è meglio non toccare? Quando dobbiamo metterci in allerta? Quali sono le forme e i colori dei “nei sospetti”?
''Naturalmente non tutti i nei possono essere asportati con il laser.  Bisogna avere notevole confidenza con queste neoformazioni facendo una valutazione preliminare con il dermatoscopio e vaporizzare solo quelli di cui si ha certezza della natura. I nei che vanno guardati con sospetto sono quelli che cambiano di colore, dimensioni e forma: naturalmente è compito del dermatologo, il quale ha specifiche competenze, osservare ogni neoformazione nevica non solo ad occhio nudo, ma con l'ausilio del dermatoscopio sia ottico che digitale''.

È vero che molti nei spuntano a causa del sole? Qual è il consiglio, da esperto dermatologo, a tutti noi che l’estate amiamo farci accarezzare per ore dai raggi solari?
''Senza ombra di dubbio l'eccessiva esposizione ai raggi solari può favorire la comparsa di nuovi nei. Non solo, i raggi solari sicuramente agiscono sui nei preesistenti inducendone un eventuale trasformazione in melanoma. Quindi è consigliabile esporsi al sole solo durante orari in cui è meno forte e proteggersi, sin dalla tenera età, con creme solari a filtro medio, se di carnagione più scura, ed alto se si è più chiari di pelle''.

di Gaetano Gorgoni


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