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Pelle irritata, le segnalazioni da Torre Chianca, Corricciati: «Col caldo aumentano agenti patogeni»

Eritemi, impetigini e infezioni: super lavoro estivo per i dermatologi

Nel cuore dell'estate, con il sole che splende alto, un caldo che rende impossibile qualsiasi attività e l’irresistibile richiamo del mare, ci sono insidie da cui è necessario difendersi. In questo periodo dell’anno i dermatologi lavorano faticosamente per curare infezioni cutanee dei bagnanti, eritemi solari da eccessiva esposizione al sole, impetigini volgari e altre infezioni batteriche che sembrano diffondersi come una fastidiosa catena di eventi. A Torre Chianca alcuni bagnanti hanno segnalato irritazioni alla pelle dopo una giornata in spiaggia, “come brufoli gialli e rossi”. Per capirne di più ci siamo rivolti al professor Luigi Corricciati, Medico Chirurgo, Specialista in Dermatologia e Venereologia, Direttore Sanitario del “Coricciati Medical Group”.

Dottore, partiamo subito da un caso di cronaca: alcuni bagnanti a Torre chianca si sono ritrovati la pelle piena di escrescenze simili a brufoli rossi e gialli. Sono cose ricorrenti sulle spiagge? Quali sono le cause?

“Ormai sono circa due settimane che la nostra clinica è stata inondata di richieste di visite urgenti per reazioni cutanee dopo essere stati in spiaggia, e, in verità, oltre ai classici eritemi solari da esagerata esposizione o da mancata applicazione di protezione solare, abbiamo diagnosticato numerosissime ‘impetigini volgari’ soprattutto nei bambini, ma anche in qualche adulto.
Si tratta di infezioni batteriche favorite dal caldo e magari dall'esposizione solare non corretta che si possono presentare come infezioni primarie oppure subentrare su varie dermatosi pruriginose che si sovrainfettano a causa del continuo grattamento”.

Come distinguere le dermatiti dagli eritemi e quanto incide la pulizia del mare dove ci immergiamo sulla salute della nostra pelle?

“Le dermatiti e gli eritemi sono molto simili morfologicamente, ma questi ultimi si presentano solo nelle zone fotoesposte, mentre le dermatiti possono presentarsi ovunque.
La pulizia del mare è importantissima ma di difficile gestione, infatti è influenzata da molti fattori, ad esempio il caldo aumenta la proliferazione degli agenti patogeni, la presenza di abitazioni che riversano le acque reflue direttamente in mare insieme a una serie di altri fattori”.

Tra lo scoglio e la sabbia qual è l’ambiente più sicuro per la nostra pelle?

“Nel Salento non ci possiamo lamentare rispetto alla qualità dell'acqua e del mare.
Se i posti sono ben curati sia la sabbia che lo scoglio vanno bene”.

Il sole fa bene, però può causare anche danni alla pelle. Ci spiega come e quando possiamo puntare sulla “tintarella”?

“Il sole fa bene, ma se preso male è molto dannoso. Dobbiamo imparare a proteggerci bene con l'utilizzo di fotoprotezioni a SPF molto alto, ma è anche importante la quantità di ore di sole che si prendono e gli orari. Le ore centrali del giorno bisognerebbe evitarle il più possibile. Quindi tintarella sì, ma con giudizio, ricordiamo il continuo aumento dei tumori cutanei dovuti quasi esclusivamente all'esposizione solare fatta male soprattutto in età infantile”.

La “terapia del freddo”, che fra i vip va tanto di moda (criosaune e altro), in questo periodo di caldo record, può essere utile alla nostra pelle?

“La terapia del freddo fa bene alla pelle, ma in questo periodo va eseguita moderatamente per evitare che gli shock termici possano dare problemi al sistema cardiovascolare o al vascolare superficiale degli arti inferiori”.


Gaetano Gorgoni


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