Salute Sette 

Mal di testa da pc o smartphone e guai agli occhi: le pause ogni 15 minuti sono importanti

L'intervista al dottor Pietro Rosetta, responsabile di Oculistica di Humanitas San Pio X

Il dottor Pietro Rosetta, responsabile di Oculistica di Humanitas San Pio X, oggi ci suggerisce le precauzioni contro l’eccessiva esposizione agli schermi

Nella società dell’informazione tecnologica siamo inchiodati agli schermi in ogni momento della vita, sin dalla tenera età. Il mal di testa può derivare anche dall’uso eccessivo di dispositivi come computer, tablet e smartphone.
Sono molti i fattori che possono scatenare questa condizione dopo lunghe ore di esposizione a schermi: posture non ottimali, mancanza di pause regolari, problemi alla vista, distanze inadeguate dallo schermo e secchezza degli occhi sono tra le possibili cause del mal di testa.
Ne parliamo con il dottor Pietro Rosetta, responsabile di Oculistica di Humanitas San Pio X.

Dottore, una postura scorretta al pc può determinare tutta una serie di malesseri, vero?

“Davanti al computer, spesso adottiamo posture scorrette che causano l’irrigidimento dei muscoli della schiena e del collo. Per mantenere una corretta postura è essenziale regolare l’altezza della sedia in modo che le ginocchia formino un angolo retto. Inoltre, la testa e lo sguardo dovrebbero essere rivolti verso il centro dello schermo, mantenendo una distanza di almeno 40-50 cm, per evitare di irrigidire le spalle.

È molto pericoloso non fare pause mentre si lavora…

“Quando alla cattiva postura si sommano troppe ore passate davanti al computer, il mal di testa può intensificarsi a causa della prolungata tensione muscolare. È consigliato alzarsi frequentemente dalla scrivania e fare movimento regolarmente durante la giornata per contrastare questo problema”.

Gli schermi provocano occhi secchi perché disidratati…

“Una delle principali cause del mal di testa, unita alla sensazione di occhi che bruciano, specialmente a fine giornata, è la disidratazione oculare. Guardare continuamente lo schermo di un dispositivo elettronico influisce sulla frequenza di ammiccamento, riducendo il numero di volte in cui sbattiamo le palpebre. A ciò si aggiunge la polvere che viene attratta dal campo elettrostatico dello schermo, peggiorando la qualità della lubrificazione oculare. In alcuni casi, può presentarsi anche una patologia chiamata occhio secco, che causa prurito, bruciore o irritazione. Per affrontare la disidratazione, è utile integrare il film lacrimale mediante sostituti, ovvero sostanze che lubrificano la superficie dell’occhio, migliorandone la condizione e così anche la qualità visiva. È quindi importante ricordarsi di sbattere le palpebre più spesso e di idratare gli occhi con sostituti lacrimali”.

La stanchezza oculare può generare disturbi visivi?

“Se i mal di testa si verificano regolarmente, potrebbe esserci, oltre alle varie cause comuni, anche un disturbo visivo. La salute degli occhi e una buona vista sono cruciali quando si lavora davanti a schermi. Pertanto, in caso di mal di testa frequenti correlati all’uso del computer, è importante sottoporsi a controlli periodici della vista da un oculista. In presenza di affaticamento della vista o disturbi visivi, il problema potrebbe essere risolto semplicemente con una correzione tramite lenti adeguate”.

Gli schermi, comunque, mettono sotto stress l’occhio, è necessario ricordare le cautele suggerite dalle norme sulla sicurezza sul lavoro, vero?

“È importante ricordare che la prolungata esposizione agli schermi può causare stress e tensione agli occhi. Per rilassarli e riposarli dallo sforzo accomodativo continuo, è utile distogliere periodicamente lo sguardo dallo schermo, magari guardando fuori dalla finestra verso l’orizzonte o osservando oggetti distanti. Questo aiuta a rilassare i muscoli oculari utilizzati per la messa a fuoco, che, come qualsiasi altro muscolo del corpo, possono stancarsi. Per favorire il relax degli occhi, si consiglia di fare una pausa visiva di 15 minuti ogni due ore di lavoro, evitando possibilmente di consultare messaggi sullo smartphone durante questo intervallo”.

G.G.

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