Salute Sette Lecce 

Giornata Mondiale dell'Alzheimer: ''Un'occasione per sensibilizzare e supportare pazienti e famiglie”

La dottoressa Silvia Perrone, responsabile del centro Psineuro di Lecce, spiega quali sono le terapie innovative e i metodi per trattare l’Alzheimer e sostenere il caregiver, che spesso affronta un periodo di crisi.

Oggi si celebra la Giornata Mondiale dell'Alzheimer, un'importante occasione per riflettere e sensibilizzare su questa complessa malattia neurodegenerativa che colpisce non solo chi ne soffre, ma anche le loro famiglie. L'Alzheimer è una delle forme più comuni di demenza e comporta un progressivo deterioramento delle funzioni cognitive, come memoria, ragionamento e linguaggio.

“L’Alzheimer è una malattia che non si limita al singolo paziente, ma coinvolge profondamente l'intero nucleo familiare. La progressiva perdita di autonomia della persona richiede un costante sostegno emotivo, pratico e psicologico - spiega la dottoressa Silvia Perrone, psicologa, psicoterapeuta specializzata in neuroscienze cliniche - È per questo che giornate come il 21 settembre rappresentano momenti cruciali per sensibilizzare l'opinione pubblica, promuovere una maggiore consapevolezza e incoraggiare una rete di sostegno che possa alleviare il peso della malattia, soprattutto per i caregiver, spesso esposti al rischio di burnout”.

L’Istituto di Neuroscienze Cliniche “Psineuro”, diretto dalla  dottoressa Silvia Perrone,  insieme al Dott. Giovanni Caggia, neurologo di lungo corso, è in prima linea con iniziative, professionalità e tecnologie all’avanguardia. Nel centro che sorge in via Salesiani, a Lecce, opera una squadra di professionisti specializzati nel trattamento di numerose patologie attraverso le tecniche di neuromodulazione come la Stimolazione Magnetica Transcranica e la Stimolazione Elettrica Transcranica.


Dottoressa, quali sono i trattamenti più efficaci per rallentare il decorso della malattia?
Nonostante non esista ancora una cura definitiva per l'Alzheimer, ci sono trattamenti che possono rallentare il decorso della malattia, garantendo una migliore qualità della vita per i pazienti e le loro famiglie. Tra le soluzioni più efficaci vi è la stimolazione cognitiva, che consente di mantenere il più possibile alcune funzioni mentali. Questa stimolazione è spesso affiancata da tecniche di neuro-modulazione, come la stimolazione elettrica transcranica, che potenzia i benefici dei programmi di riabilitazione cognitiva. Una buona valutazione neuropsicologica è essenziale per comprendere le specifiche difficoltà cognitive del paziente e identificare le risorse mentali che possono essere rafforzate. L'approccio integrato e personalizzato si basa su un'analisi attenta delle capacità residue del paziente e su interventi mirati per rallentare il declino cognitivo, stimolando le aree cerebrali ancora funzionali”.

È necessario approccio multidisciplinare per una qualità di vita ottimale…
“Oltre alla stimolazione cognitiva, un altro aspetto fondamentale per il benessere della persona affetta da Alzheimer è la cura del corpo, attraverso l'attività fisica e un'alimentazione specifica. L'esercizio fisico, definito in base alle esigenze individuali del paziente, contribuisce a migliorare l'umore, la mobilità e la salute generale, favorendo una maggiore autonomia. Non meno importante è il supporto psicologico per i caregiver, che sono spesso sottoposti a un forte stress emotivo e fisico. La Mindfulness, una tecnica di meditazione che aiuta a gestire lo stress, è particolarmente efficace per prevenire la sindrome del burnout, permettendo ai caregiver di prendersi cura di se stessi mentre si dedicano al proprio caro”.


È importante l’intervento di un team di professionisti nella cura dell'Alzheimer, vero?
“Nel nostro centro lavoriamo con un’équipe multidisciplinare: i pazienti e le loro famiglie possono trovare un supporto completo grazie a un team di professionisti che lavorano in sinergia. Questo approccio multidisciplinare, che unisce trattamenti cognitivi, fisici, nutrizionali e psicologici, offre una risposta olistica ai bisogni del paziente, migliorando la qualità di vita e favorendo un percorso di cura personalizzato. In occasione della Giornata Mondiale dell'Alzheimer, è quindi fondamentale ricordare l'importanza di un intervento precoce e integrato per rallentare il decorso della malattia, e sensibilizzare l'intera società sul ruolo cruciale del sostegno ai pazienti e ai loro caregiver. Una maggiore consapevolezza può fare la differenza, non solo per chi è direttamente coinvolto, ma per l'intera comunità”.

G.G.


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