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Ospedale di Casarano, nuova ispezione di Pagliaro

No al progressivo depotenziamento del presidio da difendere a servizio del territorio dal consigliere regionale di Fratelli d’Italia.

“Poco o nulla è cambiato rispetto a due anni fa. Nonostante gli impegni assunti in Commissione Sanità a luglio 2023, a seguito della mia prima ispezione del febbraio 2023, l’ospedale di Casarano sembra avviato al taglio progressivo di servizi e operatività. Un presidio già declassato da primo livello a ospedale di base, nonostante il suo bacino d’utenza di 180mila abitanti che in estate si moltiplica per le presenze turistiche''. Lo afferma in una il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani verso Fratelli d’Italia.

''L’ispezione di oggi conferma purtroppo i timori che non ci sia la volontà politica di valorizzare quest’ospedale ma anzi di affossarlo, a dispetto del suo grande potenziale di risorse professionali e strumentali e i suoi reparti d’eccellenza: Urologia, Neurologia, il Centro di orientamento oncologico. A Urologia servirebbe un ecografo più performante di ultima generazione e una colonna endourologica in sala operatoria perché quella esistente è vecchia di vent’anni. A Ortopedia vi è una grave penuria di operatori sociosanitari, con difficoltà a coprire i turni. Oggi c’era un solo oss in servizio, per ben 24 pazienti''.

''Il reparto di Oncologia ha solo due medici nonostante conti 65 ingressi giornalieri e sussistono i ritardi della rete Coro su indagini, analisi e diagnostica richiesti da Casarano. A queste carenze sopperiscono però gli oncologi supportati dai volontari Lilt, ed è unanime l’apprezzamento e il ringraziamento dei pazienti per il servizio Coro, esemplare per qualità delle cure e umanità''.

''C’è poi il caso del reparto di Chirurgia generale, sul quale ho acceso i riflettori con una richiesta di audizione a novembre 2024 per il rischio depotenziamento che purtroppo è confermato dai fatti. Il reparto conta 24 posti letto, ma oggi vi era una sola paziente ricoverata. Mancano medici per le guardie notturne e i festivi, e mancano gli anestesisti. Secondo la Asl non devono esserci reparti e servizi uguali a Casarano e negli ospedali vicini per razionalizzare le scarse risorse umane – medici, infermieri e oss – ma è evidente che c’è un problema di organizzazione, visto che in tutti gli ospedali dell’Asl Lecce si lamenta la carenza di posti letto per lungodegenti e la sosta forzata in barella nei pronto soccorso, mentre a Casarano il reparto di Chirurgia generale è vuoto''.

''Già nella mia prima ispezione segnalai la carenza di anestesisti, e la situazione è ancora in stallo, pregiudicando la capacità interventistica dell’intero ospedale. Anche sul fronte delle apparecchiature, ho dovuto riscontrare carenze gravi che già avevo segnalato, e alcune nuove strumentazioni acquistate non sono state sistemate nei reparti dove vi era necessità, al contrario di quanto mi era stato garantito in audizione.
Ma la mia battaglia continua, a difesa dei servizi sanitari dell’ospedale di Casarano e di tutta la provincia di Lecce. La sanità è un diritto da assicurare su tutto il territorio salentino, che soffre carenze gravi e buchi di assistenza da colmare. Rinnovo il mio appello al presidente Emiliano e all’assessore Piemontese perché vengano a rendersi conto dello stato in cui è ridotta la nostra sanità, soprattutto quella territoriale che il governatore si è più volte impegnato a potenziare e che invece cade a pezzi”, conclude Pagliaro.


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