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''Automezzi del 118 usurati e vecchi: pazienti costretti a viaggi della speranza''

Antonio Piccinno, del Coordinamento Sanità FP CISL Lecce, punta il dito contro mezzi con ammortizzatori usurati, barelle scadenti, vani sanitari logori, con allestimenti sanitari lesionati e rumorosi, sedili rotti e a volte cinture rovinate.

''Il Coordinamento Sanità della FP CISL di Lecce continua a segnalare la gravissima criticità in cui versano gli automezzi dell'emergenza/urgenza 118 e del Pronto Soccorso oltre alla grave situazione delle operazioni di manutenzione affidate mediante gara d'appalto''. E' quanto dichiara in una nota Antonio Piccinno, del Coordinamento Sanità FP CISL Lecce.

''In più occasioni, abbiamo ricordato il lungo stato d'attesa della manutenzione, come nel caso dell' Ambulanza del Pronto Soccorso di Casarano, che attende da circa 20 giorni di essere riparata. La situazione di Casarano così come quella del 118 di Gallipoli e del 118 di Galatina sono ormai cronicizzate e nonostante le segnalazioni a tutt'oggi non si ravvisa nessuna presa di posizione da parte dell' Asl. Addirittura, abbiamo già denunciato il fatto che il personale autista delle ambulanze venga obbligatoriamente messo in ferie d'ufficio ogniqualvolta vi è un malfunzionamento degli automezzi di emergenza poiché non vi è una rapida sostituzione o manutenzione dello stesso mezzo''.

''Insomma, si assiste ormai da tempo ad una situazione drammatica che coinvolge il sistema 118 e in generale il sistema della emergenza urgenza ASL Lecce, in particolare parliamo della postazione di Gallipoli e soprattutto di Galatina che da anni è priva del suo mezzo primario a causa di un avaria al motore. In questo periodo gli operatori sono stati costretti a lavorare con diversi mezzi di back-up, spesso e volentieri mezzi obsoleti, con oltre 200.000/250.000 km effettuati, spazi e vani sanitari completamente inadatti ad accogliere in sicurezza tutti i vari presidi in dotazione con sistema di aria climatizzata freddo/caldo spesso non efficiente e continui problemi di meccanica che costringono gli operatori all'ennesimo cambio mezzo, attrezzando una nuova ambulanza poco confacente ad un servizio così importante''.

''Da sempre gli operatori si sono prodigati per supplire a queste gravi carenze nella speranza che qualcosa cambiasse, spesso messi di fronte a scelte organizzative che potrebbero minare la linea sempre più sottile tra la necessità di prestare un servizio di vitale importanza e la sicurezza degli stessi operatori e dei pazienti. Pazienti costretti spesso a viaggi della speranza su mezzi con ammortizzatori usurati, barelle scadenti, vani sanitari logori, con allestimenti sanitari lesionati e rumorosi, sedili rotti e a volte cinture rovinate. Quindi, ci si chiede quanto questo sistema potrà assicurare un servizio idoneo alla strategia aziendale e alla missione di emergenza urgenza''.

''Viene quasi scontato chiedere: gli automezzi in dotazione sono da considerarsi idonei all'attività di emergenza/urgenza? È mai possibile vedersi sempre privati di mezzi idonei e di back up sostitutivi all'altezza considerata la loro importanza fondamentale nel primo soccorso? Si attende dunque una rapida verifica sullo stato dell'arte circa la manutenzione e sostituzione degli automezzi vetusti e logorati. Si chiede di verificare, altresì, lo stato di efficienza e la idoneità dei mezzi a seconda chilometraggio e della vetustà degli stessi'', conclude Piccinni.


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