Cronaca Sanità Casarano 

Allarme a Casarano: ''Grave carenza di personale e reparti depotenziati''

Al “Ferrari” continuano i problemi, ormai cronici, nei reparti. Il report del Tribunale dei diritti del Malato è impietoso. Chiesta audizione in Regione.

Gravi disfunzioni e grave carenza di personale: il presidio ospedaliero casaranese è sempre più in crisi. Il Tribunale dei diritti del Malato ha chiesto un intervento urgente alle autorità sanitarie, ma il silenzio regna sovrano. Anna Rita Bianco, Silvana Epifani, Rita Riccardi, con la guida di Anna Maria De Filippi, dirigente Cittadinanzattiva – Attivismo Civico, in collaborazione con dott.ssa Anna Miggiano, della Direzione Sanitaria, hanno consegnato un impietoso audit civico per il 2024 (cominciato il 17 giugno e concluso il 21 ottobre 2024) che consegna un quadro devastante della struttura ospedaliera “Francesco Ferrari”.

“In quasi tutti i reparti visitati vi è una forte carenza di personale medico e paramedico oltreché di OSS, pur con qualche spreco - scrivono le responsabili del TdM nel report - Per esempio, il Reparto di Psichiatria è chiuso da quasi un anno e nell’attesa dell’utopica apertura c’è solo il vuoto con due infermieri e due OSS chiusi dentro a girarsi i pollici tutto il tempo e comunque regolarmente pagati, a fronte di un estremo bisogno di tale personale. Dovrebbero essi stessi, mossi dal dovere morale, civile e costituzionale chiedere di essere assegnati dove occorre e non addurre scuse di appartenenza territoriale o altro, e quindi, siano trasferiti nei luoghi di appartenenza dove sono tenuti a lavorare! Un altro spreco che si sarebbe potuto evitare, una volta chiuso il Centro Trasfusionale, orgogliosamente rivendicato dal politicante di turno, dover pagare 5 autisti che fanno la spola per andare a prelevare le sacche di sangue ogni volta che ce n’è bisogno.
In questo caso, forse, una migliore organizzazione con due oppure tre tecnici di laboratorio trasfusionale dedicati, avrebbe sicuramente permesso un servizio migliore e un risparmio, evitando rischi inutili e ritardi inevitabili”.

Non va meglio sul piano strutturale, con ascensori spesso guasti: “È successo persino un guasto generale che ha costretto i genitori di piccoli pazienti a essere trasportati a braccia con la carrozzina a piedi fino al secondo piano, presso il Reparto di Endocrinologia. Alla data odierna risultano funzionanti, dopo ripetute nostre segnalazioni, anche all’ufficio tecnico di questo Ospedale” - scrive Anna Maria De Filippis. Poi ci sono i lavori in reparto rianimazione, fermi a causa del fallimento dell’azienda. Eppure dovrebbero essere terminati con urgenza. La carenza di personale medico e paramedico riguarda tutti i reparti, con l’eccezione di Cardiologia, in cui però manca una sala d’attesa per i parenti che sono costretti a sostare sul pianerottolo dove d’estate l’aria è irrespirabile per l’afa. Il pronto soccorso è uno dei reparti più critici. “La  dott.ssa Pispero lamenta una grande difficoltà nell’organizzare i turni lavorativi del personale, che è sotto pressione per il carico di lavoro, nonostante gli incentivi in denaro accordati, che non sono gratificanti e dei quali farebbero volentieri a meno, pur
di lavorare in modo più ‘umano’ e dignitoso”, conclude il report.

Nelle ultime ore si teme per il depotenziamento di Chirurgia generale, afflitta da una ormai cronica carenza di personale. Il rischio di passare dalla degenza h24 ad un ospedale che funziona solo 12 ore, di giorno, e 5 giorni su 7, dal lunedì al venerdì, lasciando scoperti la fascia notturna e i fine settimana ha fatto scattare l’allarme anche tra i politici salentini. Il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani, chiede un’audizione in Commissione sanità per scongiurare il depotenziamento. La situazione è critica, la burocrazia silenziosa e lenta.

G.G.


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