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Vendita di alloggi di edilizia residenziale e crisi abitativa a Lecce

Il Codacons plaude alla vendita di 130 alloggi alle forze dell'ordine ed invita l'aministrazione ad investire i proventi per avviare nuovi investimenti nell'edilizia economica e popolare.

''L’amministrazione comunale di Lecce annuncia trionfante la possibile vendita di circa 130 alloggi di edilizia residenziale sovvenzionata a chiusura di un apposito iter amministrativo. Siamo naturalmente lieti del buon esito di questo procedimento ma in un momento in cui la crisi abitativa morde più che mai, con centinaia di famiglie salentine che faticano a trovare un alloggio dignitoso, soffocate dall'esplosione degli affitti turistici, notiamo un silenzio assordante sul futuro dell’edilizia residenziale pubblica''. Lo afferma in una nota il Codcons Lecce.

''L’unica risposta messa in campo pare essere solo quella dell’ordine pubblico con la promessa di liberare gli alloggi occupati abusivamente. Per il resto questa amministrazione non ha ancora battuto un solo colpo per quanto riguarda l’emergenza abitativa eppure vi sono famiglie leccesi costrette a vivere in monolocali fatiscenti arrivando a spendere a 450/500 euro al mese per vivere in veri e propri tuguri. Queste persone avrebbero più che mai bisogno di una casa popolare. Queste persone vorrebbero sapere se e quando verranno realizzati e consegnati nuovi alloggi destinati alla popolazione a basso reddito''.

''Deve essere molto chiaro che l'alienazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica può essere consentita esclusivamente per la realizzazione di programmi finalizzati allo sviluppo di tale settore. Per cui l’auspicio è che il ricavato dalla vendita degli alloggi riscattati sia reinvestito integralmente per costruire nuovi alloggi o per ristrutturare quelli esistenti. Lieti che al Comune qualcuno si compiaccia di avere “risolto” un problema con la vendita degli alloggi di edilizia residenziale sovvenzionata ma ora bisogna affrontare e risolvere il problema più grande: l'emergenza abitativa che affligge la città''.

''Chiediamo quindi, in un’ottica di assoluta trasparenza, che l’Amministrazione indichi pubblicamente come verranno impiegate le risorse derivanti dalla vendita, se per costruire nuovi alloggi o per manutenere quelli esistenti, mai vorremmo, infatti, che queste provvidenze siano utilizzate per scopi diversi da quello di combattere l’annoso problema della carenza degli alloggi. Non ci stancheremo di ripeterlo: Lecce è una comunità che ha il dovere di proteggere i suoi membri più fragili. L’assenza o il ritardo nell’attuazione di un piano concreto per il futuro dell'edilizia residenziale pubblica è un atto di tradimento inaccettabile''.

''Chiediamo all’amministrazione di ascoltare la voce dei cittadini e di mettere in campo politiche abitative che tutelino il diritto alla casa e contrastino la speculazione degli affitti turistici. Bisogna impedire che Lecce diventi una città senz'anima, dove gli interessi economici prevalgono sui diritti fondamentali dei residenti'', conclude la nota a firma del Responsabile della Sede, l'Avv. Cristian Marchello.


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