Società Calimera 

Calimera ricorda Antonio Montinaro a ventinove anni dalla strage di Capaci

Un momento di preghiera e riflessione guidato da Don Luigi Ciotti di Libera per ricordare Antonio Montinaro caposcorta del Giudice Falcone, di Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli agenti Rocco Dicillo e Vito Schifani

Un momento di preghiera e riflessione guidato da Don Luigi Ciotti di Libera per ricordare Antonio Montinaro caposcorta del Giudice Falcone, di Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli agenti Rocco Dicillo e Vito Schifani. Sono passati ventinove anni da quel triste giorno che ha sconvolto l'Italia e le coscienze. Il 23 maggio 1992, un attentato di stampo terroristico fu compiuto da Cosa Nostra, nei pressi di Capaci con una bomba composta da 500 kg di tritolo, per uccidere il magistrato antimafia Giovanni Falcone. Oltre al giudice, morirono altre quattro persone: la moglie Francesca Morvillo, anche lei magistrato, e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro di Calimera.

L’associazione Nomeni fondata da Matilde Montinaro, ha organizzato come ogni anno un momento di riflessione e preghiera nella città dove Antonio è nato, cresciuto e diventato l'uomo che amava il suo lavoro. Una cerimonia religiosa presso la Chiesa della Fiducia, celebrata da don Luigi Ciotti, presidente di Libera: «Oggi la mafia non appare così grave come un tempo, complice il fatto che si spara di meno, ci sono meno violenze. C'è la percezione che sia diventato un problema tra i tanti, ma non è così e questa normalizzazione è inquietante».

Accanto a Matilde Montinaro e alla sua famiglia, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano: Antonio Montinaro è un fratello pugliese insieme a Rocco Di Cillo e Vito Schifani che era nato a Palermo. Oggi siamo qui a Calimera, come mi capita spesso in questi ultimi anni, a ricordarlo insieme a Giovanni Falcone e alla dottoressa Morvillo. Per me questo è un momento quasi familiare, ma che mira anche a dare il segno di una regione intera impegnata quotidianamente a favore della legalità, nella lotta alla criminalità mafiosa e in vasta misura a tutte le illegalità.

Alla cerimonia hanno partecipato le massime autorità: il procuratore generale della Repubblica di Lecce Antonio Maruccia, il prefetto di Lecce Maria Rosa Trio, il questore di Lecce dirigente superiore della Polizia di Stato Andrea Valentino, l'ex procuratore capo di Lecce Cataldo Motta e l'USSM - Tribunale dei Minori di Lecce e il sindaco di Calimera.

Le parole di Don Luigi Ciotti presidente di Libera, del governatore della Puglia Michele Emiliano e del questore di Lecce Andrea Valentino.

Servizio di Adriana Greco 

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