Società Nardò 

San Gregorio Armeno, a Nardò torna la festa patronale

Confermate le celebrazioni religiose e i festeggiamenti civili

San Gregorio Armeno, confermate le celebrazioni  per il patrono di Nardò . Una scelta condivisa sia dal Parroco della Basilica Cattedrale, Don Giuliano Santantonio, sia dal Sindaco di Nardò Giuseppe Mellone. Il Comitato organizzatore si è adoperato per rendere la ricorrenza fruibile ai fedeli nonostante le difficoltà legate alla pandemia. La devozione nei confronti del Santo patrono a Nardò hanno radici profonde, soprattutto da quando la sua statua posta sul Sedile in piazza Salandra, alle 16,30 del 20 febbraio 1743, accogliendo le preghiere dei fedeli in panico, resistette al terremoto fermandolo e salvando la popolazione dalla morte e dalla devastazione. Nardò è la sola città in Italia, che ha come principale e unico Santo Patrono San Gregorio Armeno l’illuminatore.  

A Nardò intorno all’VIII secolo giunge una parte di avanbraccio portata dai monaci armeni in fuga da una persecuzione iconoclasta. Inizialmente è custodita in un reliquario ligneo che poi verrà sostituito con uno in argento. Purtroppo la reliquia, con il suo contenitore, fu trafugata la notte del 5 marzo 1975, dalla chiesa di San Domenico dove era temporaneamente custodita a causa dei lavori di restauro della Cattedrale. L’attuale reliquario è una copia uguale, realizzata interamente a spese dei fedeli, subito dopo il furto.


Non mancheranno la fiera, il 19 e 20 febbraio (che torna dopo lo stop del 2021), le luminarie, gli eventi più significativi quali il Solenne Pontificale presieduto da S.E. Rev. Mons. Luigi Pezzuto, Arcivescovo e

Nunzio Apostolico, e concelebrato da S.E. Rev. Mons. Fernando Filograna, Vescovo della Diocesi Nardò-Gallipoli

(sabato 19 febbraio alle ore 18.30) e la cerimonia dei 100 tocchi, quest’anno sostituita con un evento pirotecnico di soli cento colpi secchi (domenica 20 febbraio alle ore 17.15).


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