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A Tuglie la Fòcara di Sant'Antonio

Appuntamento per domani, mercoledì 17 gennaio, dalle ore 18:00, presso la Chiesa Matrice e, a seguire, nel piazzale dell' Oratorio ''Don Nicola Tramacere''.

Un monumento d’arte contadina, alto 15 metri e con un diametro di 10 metri, che ricorda, senza troppi sforzi, la tipica pajara che è ancora facile intravedere disseminate nelle campagne salentine. Salutano così il nuovo anno, le associazioni tugliesi, unite in rete nel Coordinamento Arianna, che tornano per la terza edizione della Focara di Sant’Antonio Abate, ad animare Tuglie, piccolo centro dell'entroterra jonico salentino, nei cosiddetti Giorni del Fuoco.

Particolarmente sensibile alla cultura e alle tradizioni locali e al rispetto per la natura e l'ambiente, il Coordinamento Arianna, in collaborazione con la Parrocchia Maria SS. Annunziata e Proloco Tuglie, promuove anche questa volta un'iniziativa di intrattenimento comunitario che mette al centro gli antichi riti del fuoco e della luce tramandati di generazione in generazione dalla tradizione contadina, nel cuore dell’inverno.

L'occasione è quella nota delle celebrazioni religiose in onore del Santo, abate ed eremita di origini egiziane, protettore del bestiame e dei campi: alle ore 18:00 la Santa Messa in Chiesa Matrice officiata dal parroco Don Maurizio Pasanisi; a seguire nel piazzale dell'Oratorio, dopo la tradizionale benedizione degli animali domestici, sarà acceso, attraverso un’installazione di fuochi pirotecnici silenziosi nel pieno rispetto degli animali presenti, il grande falò allestito per l'occasione da uno gruppo di dieci volontari, che con tenacia e dedizione hanno eretto una maestosa pira formata da circa 500 fascine di tralci di vite e di rami di ulivo recuperati dalla rimonda dei vigneti e dalla potatura degli uliveti della zona, grazie all'aiuto e alla preziosa collaborazione di numerosi contadini donatori.

Sulla cima della struttura, però, il Coordinamento Arianna sceglie di porre non l’effige raffigurante il Santo, ma la bandiera della Pace. Pace da più parti invocata e in queste settimane particolarmente auspicata soprattutto per le terribili conseguenze delle guerre in corso sui bambini e sulle bambine di tutto il mondo.

Intorno al fuoco si alterneranno momenti di condivisione e intrattenimento: la musica live di Gianpiero della Torre e Stefano Raia, le performance teatrali della Compagnia Calandra, i contributi degli alunni e delle alunne dell’Istituto Comprensivo e del Consiglio Comunale dei Ragazzi di Tuglie.

Delizie dolci e salate saranno garantite dalle volontarie e dai volontari delle associazioni del Coordinamento Arianna: dalle pittule ai panini caldi, dai dolci alle patatine fritte e al vino per riscaldare la fredda serata invernale e in onore della complessa simbologia, purificatrice e propiziatoria, costruita nei secoli intorno alla figura di Sant’Antonio Abate, un santo eremita, che viveva lontano da qualsiasi tentazione e nella più stretta penitenza, ma la cui festa da sempre rappresenta l’inizio del Carnevale e dei suoi riti.

Appuntamento per domani, mercoledì 17 gennaio, dalle ore 18:00, Chiesa Matrice e, a seguire, piazzale Oratorio Don Nicola Tramacere, a Tuglie.


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