Cinema Cronaca Turismo Tv/Radio 

I giudici sospendono la serie tv “Avetrana - Qui non è Hollywood”

Il sindaco è preoccupato, ha paura che l’opinione pubblica si convinca che la città sia una realtà criminogena, ma il blocco di un’opera artistica è un “precedente pericoloso”.

I giudici di Taranto sospendono «Avetrana - Qui non è Hollywood» del regista pugliese Pippo Mezzapesa, prodotta da Matteo Rovere, in cui si racconta cosa succede quando un caso di cronaca su un’adolescente uccisa il 26 agosto 2010 sconvolge una comunità, fino a farla diventare meta del “turismo dell’orrore”.

La serie si apre, infatti, con un gruppo di turisti e la loro guida che visitano la villetta e il pozzo dentro al quale è stata ritrovata Sarah, come se ci fosse un’opera d’arte all’interno.

Avetrana, come Cogne o Erba, viene spogliata della sua storia e delle sue peculiarità per essere collegata a un tetro caso di cronaca, secondo il sindaco e alcuni cittadini. La serie sarebbe dovuta arrivare su Disney+ il 25 ottobre ma, dopo il ricorso del primo cittadino di Avetrana, il Tribunale di Taranto ha deciso di sospenderla per accertarsi che il paese non venga danneggiato. Il problema è che l’arte, il cinema e la cronaca non possono essere fermati.

Antonio Iazzi, il sindaco di Avetrana, non vuole che la gente pensi alla sua città come una realtà “criminogena” ed ha agito con un team di avvocati. Il Comune non si aspettava un titolo così diretto, ma gli autori faranno ricorso.

“Obbligare le opere audiovisive a non fare riferimenti alla cronaca e alla realtà è un pericoloso precedente. I titoli basati su fatti realmente accaduti sono una costante della storia del cinema” - ha dichiarato Benedetto Habib, Presidente dell’Unione Produttori di ANICA.


Potrebbeinteressarti


Provvedimento AGCOM nei confronti di Telerama

Giuseppe Fornari, presidente del gruppo Lecce Città Pubblica, commenta la decisione dell'Autorità Garante delle Comunicazioni che ha sanzionato l'emittente per violazione delle disposizioni in materia di par condicio.