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Si fece uccidere a 14 anni per difendere la sorellina, la storia di Emanuele De Giorgi su Netflix

Il ragazzino originario di Surbo è uno dei due ostaggi vittime della folle rapina di Gladbeck nel 1988 in Germania.

Aveva solo 14 anni quando fu ucciso da due balordi che volevano sparare alla sorella durante una folle rapina passata alla storia dei crimini più assurdi ed efferati come “la rapina alla banca di Gladbeck”. Ora Netflix ripercorre la storia di Emanuele De Giorgi e quella degli altri ostaggi nel documentario con immagini d'epoca “Gladbeck: rapina con ostaggi”.

Nel 1988 Emanuele e la sorella  Tatiana di 9 anni vivevano a Brema insieme ai genitori, immigrati originari di Surbo. Per un brutto scherzo del destino, entrambi, il 16 agosto di quell'anno, si trovavano a bordo di un bus insieme ad altre 30 persone nel quale fecero irruzione due banditi, Hans Roesner e Dieter Degowski, in fuga dopo un colpo alla Deutsche Bank di Gladbeck. Il loro obiettivo era tenere in ostaggio i passeggeri per contrattare con la polizia.

I due balordi, per vendicarsi dell' arresto della fidanzata di uno di loro scesa dal bus, puntarono la pistola su Tatiana minacciando di ucciderla. Emanuele, raccontano i sopravvissuti, si gettò per difenderla e fu ucciso con tre colpi alla nuca. Un gesto eroico e tragico che spicca rispetto all'inettitudine della polizia tedesca che aspettò ben 54 ore per bloccare la fuga dei banditi, costata la vita, oltre che ad Emanuele, ad altre due persone.

Ancora più imbarazzante il circo mediatico che la vicenda innescò: giornalisti tedeschi arrivarono ad intervistare i rapinatori armati e ubriachi a favore delle telecamere dei tg che trasmettevano tutto in diretta.

Tutto ciò è raccontato nel documentario di Netflix, disponibile in piattaforma da alcuni giorni: una storia cruda e assurda che val la pena conoscere, se non altro per rendere il giusto tributo alla memoria di Emanuele. Il Comune di Surbo, anni fa, gli ha dedicato una piazza. A Squinzano, paese natale del padre di Emanuele, è stato di recente risistemato un parco giochi caduto in disuso intitolato al giovane. Un'iniziativa dell'associazione Memory Nicola Tomasi.


In foto Emanuele e la sorella Tatiana, fermo immagine di un video originale della tv tedesca.


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